PAPERIZE: COME SVILUPPARE LA BRAND IDENTITY UTILIZZANDO LA CARTA
L’entusiasmo percepito durante l’incontro con Lara Lodato per parlare di allestimenti e scenografie da proporre a coloro che si occupano di organizzare eventi e produzioni video/foto, ci ha talmente coinvolti da voler raccontare come è possibile personalizzare un ambiente utilizzando delle decorazioni realizzate con un materiale tanto semplice quanto versatile: la carta. Un lavoro artigianale, che rimane unico, riutilizzabile e che può allestire un ufficio, una sala riunioni o diventare un complemento d’arredo creativo.
L’arte di “scolpire” e manipolare la carta è sempre stata una passione per Lara. I primi approcci con la lavorazione di questo materiale risalgono agli anni ‘90, durante i quali instaurò una collaborazione con l’Art Director Samuele Mazza già premonitore di tendenze, che proponevano l’utilizzo alternativo di materiali comuni nel settore della moda: furono organizzate delle mostre e sfilate ad Arezzo e Roma con 60 abiti da sposa di carta, creati da Lara. Capi interamente cuciti con carta da parati, tovaglie “usa e getta”, decorazioni per torte e carta crespa.
Con il suo trasferimento a Londra, Lara si è sempre occupata di allestire i negozi e ambienti scelti per l’organizzazione degli eventi, collaborando con differenti aziende. Uno dei primi importanti progetti di design decorativo lo ha realizzato per Veuve Clicquot: un allestimento con fiori di carta talmente impattante da essere notato da Jessica Russell, che le commissionò il bouquet e gli accessori per il suo imminente matrimonio. Con Jessica ha in seguito fondato Paperize, una società specializzata nella progettazione di elementi costruiti con carte speciali.
Tra le più importanti installazioni, le decorazioni natalizie per il Conrad London St James Hotel, la nuvola realizzata per Shiseido e un allestimento per la catena di lusso John Lewis, per il quale ha prodotto 22 rose giganti stampate con ritagli di testo da “Alice nel Paese delle Meraviglie”, simulando un giardino fiorito. Un ambizioso progetto di notevoli dimensioni, che impiegò oltre 600 fogli di carta A0 e un team di 5 persone, menzionato nella rivista Drapers in occasione dell’inaugurazione dello store nel 2017.
L’intervista
Lara, il tuo progetto è frutto di una ricerca e studio costante sulle potenzialità di uno dei materiali più comuni e di uso quotidiano, qual è il processo produttivo che ti permette di modellare un materiale privo della terza dimensione come la carta?
Prima di tutto, si parte con l’analisi geometrica del soggetto, osservandolo da tutti gli angoli. Poi si creano i cartamodelli veri e propri, come nel caso dei fiori, dei petali, sepali, foglie e via dicendo, e si produce un mock up, ovvero un primo campione del soggetto. Il tipo di carta è importantissimo: si devono valutare il peso, l’elasticità, la resistenza alla manipolazione e la reazione all’applicazione del colore. Dopo aver valutato queste caratteristiche, si procede con il tracciare ogni singolo elemento o disegnarlo in Adobe Illustrator. Successivamente il taglio a mano o a laser, la pittura e infine la curvatura e l’assemblaggio utilizzando la colla a caldo.
Tutte le tipologie di carta da te selezionate provengono da aziende certificate FSC che tutelano la gestione forestale. In che modo riesci a rispondere al meglio alla necessità del cliente di personalizzare al massimo l’allestimento, al fine di rispecchiare non solo gusti e preferenze, ma anche – in caso di eventi aziendali – la brand identity?
Di recente, un’azienda italiana ha intrapreso un percorso alternativo che sfrutta gli scarti di filiere agroalimentari trasformandole in pasta di carta e di conseguenza, in fogli di differenti colori, texture e grammature. La scelta è talmente tanto vasta che è in grado di soddisfare qualsiasi esigenza, dal design al mood dell’evento. Ogni foglio può essere personalizzato con la pittura per creare idee sempre più creative per definire la brand identity, che possono essere rielaborate e utilizzate nuovamente.
In futuro la tecnologia meccanica potrà rendere dinamiche le installazioni: un esperimento che ho visto già in Gran Bretagna, che applica sistemi elettronici in grado di animare i soggetti.
Pensi che la tua arte possa portarti anche a sperimentare l’utilizzo di nuovi materiali?
Ricerca, sperimentazione e analisi delle forme sono sempre alla base di qualsiasi progetto che intendo intraprendere. Ho avuto modo di utilizzare il fimo (una pasta sintetica modellabile) per la riproduzione fedele dei pistilli dei fiori, e polistirolo espanso nella creazione delle corolle. Sto attualmente ricercando alternative naturali a quest’ultimo data la sua composizione plastica perché non rientra nella mia etica professionale.
In che modo Paperize può contribuire ad arricchire il lavoro di set designer e scenografi che devono allestire gli spazi di una location o di un negozio?
Condividiamo un brief perché la risposta giusta la sottopongo illustrando le mie idee, le possibilità sono davvero illimitate! All’interno di spazi ampi si può giocare con dimensioni e colori, ma le scenografie che realizzo si integrano perfettamente anche in set di produzioni video e fotografiche ed eventi.
È una nuova tendenza creare il bouquet per la sposa e decorare gli ambienti del ricevimento?
Ho iniziato a proporre fiori di carta per cerimonie da qualche anno, iniziando nel Regno Unito dove è ormai una tendenza già diffusa, invece in Italia è l’idea originale. Per quanto riguarda la scelta del bouquet e degli accessori per gli ospiti, come occhielli e boutonniere, sono oggetti che si conservano come ricordo e che successivamente possono fungere da complemento di arredo. Nel settore del wedding, in Italia, c’è ancora tanto da far conoscere, ma proprio grazie a nuove idee si possono sorprendere gli ospiti, sperimentando un nuovo linguaggio nello styling e nella cura dell’immagine personale. Inoltre si considera profondamente la preziosità, l’artigianalità delle sculture e la straordinaria qualità della carta.

Se avessi visto le foto dei fiori di Paperize e non mi avessero detto che fossero in carta io avrei tranquillamente creduto fossero fiori veri. Molto più brava di tutte le paper artist che ho visto fino ad ora. Ottima scelta intervistarla e ottima scelta l’aver deciso di tornare in Italia. I nostri talenti non devono andare perduti all’estero!
Cara Susanna, grazie per il feedback! Abituarsi a un luogo a me sconosciuto, anche se è il paese in cui sono nata, è stata l’impresa più ardua che io abbia mai affrontato. Ho scelto Milano proprio perchè ho la metropoli nel cuore, la sua carica vitale, energia e dinamismo, voglia di rinnovarsi, che alimentano la mia creatività e idee sempre nuove. E ora sono molto soddisfatta della mia scelta!
Bellissimo lavoro! Il mese scorso ho organizzato un matrimonio per una coppia di sposi che richiedeva proprio un allestimento “green” e abbiamo scelto decorazioni in carta e materiali biodegradabili.
Cara Rita, grazie mille! e infatti puntare sulla sostenibilità attraverso proposte di uso di materiali considerati banali e semplici è ciò che Paperize vuole comunicare. Propongo carte particolari come propongo decorazioni fatte con carte e prodotti derivati comuni: non a caso i miei primi abiti di carta da sposa protagonisti ad Arezzo reinventarono l’uso di questo materiale e mostrando come tovaglie da picnic e carta da parato potessero essere reinterpretate. Questa valutazione di come utilizziamo materie prime sta passando da ‘trend’ a vera e propria necessità nel settore del design, moda ed eventi.
Che belli! Secondo me sarebbero perfetti anche per abbellire negozi e punti vendita anche se molti preferiscono andare sull’economico con le decorazioni industriali. Ma chi fa le cose fatte per bene lo si distingue subito! Brava Lara Lodato
Ciao Teresa, e ti ringrazio tantissimo per l’apprezzamento! Le mie competenze si sono evolute nel settore creazione e allestimento vetrine, e intendo offrire il mio servizio per punti vendita e pop ups come ho fatto nel Regno Unito. In realtà, non bisogna farsi ingannare dalle apparenze per quanto riguarda i costi, se si considera che le stesse sculture possono essere riproposte e riutilizzate in altre occasioni. Sto anche progettando un servizio di noleggio di elementi, per i clienti che hanno necessità di scenografie più generiche e meno personalizzate.
Adoro i fiori freschi sul tavolo, sia in casa che ad una festa di qualsiasi tipo, ma questi in carta paperize non li fanno di certo rimpiangere!
Cara Elena, grazie! e tra l’altro, questi non appassiscono!
Ciao Lara sei davvero bravissima! ti auguro tutto il successo possibile qui in italia e bentornata
Ti ringrazio di cuore Zoe!
Credo di aver visto i fiori in carta che hai fatto per John Lewis ad Oxford, anche se sono passati un po’ di annetti ormai li ricordo ancora
Ciao Donatella, l’allestimento per John Lewis fu fatto in occasione dell’inaugurazione del Westgate Shopping Centre nel novembre 2017, e da quanto era previsto nel contratto con l’agenzia che si occupò della progettazione in loco, dovrebbe essere un’esposizione semi-permanente sino al 2020 circa. Aver avuto l’opportunità di eseguire un progetto di tali dimensioni per John Lewis è stato a dir poco emozionante! Inizialmente il lavoro comprendeva 19 rose, e pochi giorni prima dell’allestimento, ricevetti una chiamata dal responsabile Visual Merchandising, dicendo che ne avrebbero desiderati altre tre in quanto sono piaciute tantissimo all’Head of VM dell’azienda. Andai a scattare delle foto prima del mio rimpatrio e fu entusiasmante vedere i clienti che si fermavano e fotografavano o facevano video. Una soddisfazione che non riesco neanche a descrivere a parole.
Buongiorno. Una professione bellissima la sua, complimenti. Un ritorno al “manuale” che in pochi sarebbero disposti a fare. Ha le mie più sentite congratulazioni, ma anche i migliori auguri per il suo futuro.
Grazie Cesarina. Devo ammettere che ho notato sicuramente un ritorno al manuale in questi ultimi anni, e in Italia vi è sicuramente una rivalutazione dell’artigianato e un apprezzamento maggiore per tutto ciò che utilizza un sistema di produzione dove anche il processo progettuale ed esecutivo è fatto da un essere umano. Una cosa è però certa: che chi lo fa, ha tanta passione e soprattutto, fiducia nelle proprie capacità. Io prevedo un futuro dove artigianalità e digitale si amalgameranno e opereranno in una simbiosi bilanciata e armoniosa.
Ho sempre adorato realizzare qualcosa con le mie mani e da bambino seguivo tutte le puntate di Art Attack. Starei ore a guardare Lara realizzare queste bellissime opere e magari sperare di imparare da lei a realizzare anche il più semplice dei fiori. Bravissima!
Grazie mille Giacomo! posso garantire che sarebbero indubbiamente ore..! una rosa ha all’incirca 40 petali, se si volesse creare un fiore completamente aperto, e tra taglio, curvatura e pittura sono indubbiamente tempi più o meno lunghi, che logicamente si accorciano grazie alla familiarità che si instaura con il materiale. Io incoraggio chiunque a praticare attività manuali, qualsiasi esse siano, anche se non producono dei risultati otticamente ‘belli’. Ciò che conta è davvero il processo di apprendimento.
Ciao Lara e Giuseppe. Bella questa intervista. Vorrei sapere se è possibile seguire un corso o un workshop con Lara per imparare questa bellissima arte. Grazie mille, Paolo
Gentile Paolo, grazie per aver chiesto le info su futuri corsi, che tanti mi hanno già chiesto. Al momento, non ho in programma dei seminari pratici, per due motivi. Il primo è dato dalla tecniche di lavorazione che ho personalizzato dopo centinaia di ore di pratica e anni di sperimentazione, fallimenti e successi. Tutto ciò che ho appreso e adattato alle mie esigenze, sono i miei piccoli ‘segreti’ che fanno di Paperize un brand alquanto unico, che ho intenzione di introdurre in un mercato decisamente molto acerbo in Italia, ma che sicuramente suscita interesse. Il secondo motivo è dipendente dal fatto che Paperize è davvero ancora una realtà molto nuova, che non ha intenzione di fermarsi e che sta ancora sviluppando nuovi metodi di lavorazione e applicazioni.
Tempo fa avevo letto sempre su questo blog l’articolo sulle sculture di animali in carta Mesh & Craft. Sarebbe bello se pensaste ad una collaborazione, no? Bravissime entrambe!
Grazie Regina! Assolutamente! combinare stili e tipologie di elementi diversi sarebbe un’idea davvero vincente. Paperize è sempre disponibile nell’affiancarsi ad altre realtà artigianali interessanti che offrono qualità del prodotto, design unico e che amano i materiali semplici e ricchi di potenziale.
Sono molto interessata agli abiti da sposa realizzati in carta da Lara. È possibile sapere se sono ancora in produzione?
Cara Mariella, tutto ciò che Paperize ha sperimentato in passato è sempre riproponibile. Tra l’altro, con l’avanzare delle tecnologie e nuovi metodi di lavorazione, la scelta del settore cartaceo ora è davvero ampia, e a mio avviso si possono trovare altri tipi di carta che si prestano maggiormente ad essere modellati e trattati come ‘tessuti’. Sono sempre disponibile per valutare proposte per creare design nuovi e collaborare in sinergia con i miei clienti. Una produzione non è mai esistita, dato che ogni pezzo è totalmente personalizzato e interamente artigianale. Se le interessa discutere su abiti da sposa in carta, la invito a contattarmi direttamente al mio indirizzo mail o su Instagram @paperize_paper. Grazie ancora per il suo interesse!