KAMPAAY, LA RIVOLUZIONE DEGLI EVENTI
A PORTATA DI CLICK
La tecnologia entra sempre più nei differenti settori merceologici e tutto diventa più semplice con un click: nascono così realtà imprenditoriali innovative, che cercano sempre più di rispondere alle esigenze del mercato con soluzioni smart alla portata di tutti. Una rivoluzione tecnologica che coinvolge anche le nuove aziende “food-oriented”, buona parte delle quali start-up digitali.
In un paese come l’Italia il cibo è senza dubbio un potenziale importante per tante opportunità di business e probabilmente anche per questo negli ultimi anni la food-industry è stata oggetto di un intenso processo di digitalizzazione di molte attività connesse al cibo e alla sua distribuzione e consumo.
Idee imprenditoriali originali, quelle delle startup, portate avanti dai cosiddetti “innovatori sociali” ovvero giovani con un forte attaccamento al territorio con il desiderio di rivalutare e promuovere le risorse locali. Molto legati ai concetti di innovazione, e sperimentazione gli “startupper”, sono una particolare tipologia di imprenditori che aspirano a fondare una società con lo scopo di trovare nuove soluzioni per rispondere ai bisogni di una domanda generalmente ignorata dalle imprese tradizionali.
Una nuova idea per il tuo evento aziendale
La nostra ricerca costante ha proprio lo scopo di presentare nuove idee e proposte che molto spesso si evolvono in soluzioni utili per ottimizzare tempo e risorse. Per approfondire questo argomento abbiamo incontrato Daniele Arduini, CEO e Co-founder di Kampaay che non solo ci parlerà di questa realtà, ma di come lui e il suo team intendono rivoluzionare l’event-industry, introducendo il catering delivery per le aziende.
Semplificare la gestione di preventivi e fornitori per l’organizzazione di un evento è l’obiettivo di Kampaay, start-up nata come un aggregatore di servizi che tramite una piattaforma digitale, intuitiva e user-friendly, permette di prenotare in pochi click, forniture e prestazioni di diversi professionisti del settore F&B.
L’intervista
1 – Avviare con successo una nuova impresa, che sia tradizionale o un progetto digitale di ultima generazione, richiede senza dubbio originalità e spiccate capacità imprenditoriali, ma quali credi che siano le caratteristiche che distinguono uno “startupper” da un imprenditore tradizionale e quali sono i vantaggi di avviare una startup?
Entrambe le figure sono Imprenditori: lo Startupper millenial (parlo per me) è nato in un contesto più dinamico e fluido che evolve ogni minuto ed è quindi più abituato a prevedere e seguire un “flusso” molto più mutevole. È predisposto a cambiare, o pivotare nel gergo, perché la strada non è mai dritta ed è sempre il mercato a decidere se la startup è in grado di continuare il percorso prestabilito o se ha bisogno di trovare altre strade per raggiungere la destinazione
Lo Startupper crea un’impresa la cui crescita deve essere massima e nel breve periodo, non si identifica con la sua azienda – a differenza dell’imprenditore – ma si impegna al massimo perché questa cresca in modo rapido e produttivo per poi “fare exit” e iniziare con un nuovo progetto.
Il più grande vantaggio di avviare una start up oggi credo sia quello di poter arrivare a testare/validare il mercato con un “semplice” MLP (Minimum Lovable Product) con tempi e costi di sviluppo molto contenuti.
2 – Convivialità e aggregazione sono sicuramente le due sensazioni che vuoi trasmettere ai tuoi clienti, ma oltre a questi quali sono i vantaggi di affidarsi ad una community di professionisti come la vostra?
La possibilità di creare un servizio ad hoc fai da te e la nostra esperienza ci consentono di essere sempre un passo avanti rispetto all’aspettativa del cliente. Un altro aspetto fondamentale è dato dalla cura con cui selezioniamo i nostri collaboratori, che siano professionisti o fornitori, verranno sempre seguiti step by step fino a creare un match perfetto con la nostra vision. Indispensabile è la voglia di fare, l’energia positiva e la volontà di percorrere quel chilometro in più che fa la differenza. Questo è lo spirito di Kampaay!
3 – Sempre più servizi e attività commerciali si stanno spostando verso una dimensione di “delivery”, soprattutto nel settore food, dal tuo punto di vista come spieghi questa tendenza di preferire un servizio “a domicilio” ad un’esperienza di acquisto face to face?
Non credo che il delivery diventerà mai totalizzante rispetto al classico face to face, sicuramente con la rapidità che caratterizza le nostre giornate lavorative si tende a prediligere una soluzione che semplifichi e non faccia perder tempo.
Mi aspetto quindi che nei prossimi anni entrambe le modalità cresceranno in ugual maniera e che probabilmente ci troveremo davanti a soluzione “ibride” che portino semplificazione/rapidità alle soluzioni tradizionali (cosa che per altro sta già in parte avvenendo se pensiamo agli store/retail digitali).
4 – Una start-up digitale nata come aggregatore di servizi ha sicuramente le carte in regola per espandersi sia a livello nazionale che internazionale. Quali sono i prossimi step che vi siete prefissati per incrementare questo business? e quali sono le novità e gli aggiornamenti che dovremo aspettarci dalla vostra piattaforma?
L’obiettivo dei prossimi mesi è quello di consolidare la nostra posizione su Milano e di espanderci in tempi rapidi sul territorio Nazionale e successivamente di approdare nelle prime capitali Europee.
I principali aggiornamenti che gioveranno tutti i nostri clienti (B2B e B2C) sono sicuramente legati a nuove features del prodotto tecnologico (es. scelta dei singoli professionisti iscritti e nuovo look&feel della piattaforma) che avverranno in primavera. Da non sottovalutare anche l’estensione dell’offerta con nuovi prodotti e servizi che completeranno la nostra proposta di valore, come la possibilità di scegliere, già dalla piattaforma, una location per il proprio evento.
5 – Creatività, innovazione e pianificazione sono senza dubbio prerogative fondamentali per tutte le nuove realtà aziendali – in particolar modo per le startup – che intendono affermarsi nel mercato. Quali sono i consigli che puoi dare a chi intende creare e avviare un nuovo business di successo partendo semplicemente da un’idea, un’intuizione?
Quante volte capita di riscontrare problemi legati alla vita di tutti i giorni o in alcune situazioni particolari? Ecco, da qui nascono la maggior parte delle idee (vedi Facebook). Ma quante volte ci soffermiamo a pensare se questo problema è solo nostro o di molti? È necessario quindi procedere con ricerche di mercato, testare bene prodotti e servizi e quindi validare l’idea nel mercato nella maniera più rapida ed economica possibile, senza sprecare tempo e procedendo per step iterativi di sviluppo del business. Inoltre credo sia fondamentale essere sempre aperti e flessibili a possibili cambi di strategia dovuti al mercato – che è in perenne evoluzione – senza rimanere troppo legati all’idea originale. In ultimo credo che la capacità di sapere ascoltare, e quindi di essere sempre aperti al feedback diretto da parte di mentor e clienti, sia una caratteristica fondamentale che ogni aspirante startupper dovrebbe avere.
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